attore
è un attore affetto da tetraparesi spastica. È stato testimonial UNICEF, si è occupato per oltre vent'anni di progetti di volontariato attraverso l'arte del clown, del cantastorie, dell'attore contemporaneo in ospedali pediatrici, territori degradati dell'hinterland partenopeo, piazze, teatro. È vincitore, quale miglior attore, al festival internazionale del cinema teatro patologico per il cortometraggio Ontos e miglior cortometraggio al Festival internazionale Artelesia film festival.
Riconoscimenti: testimonial Unicef regione Campania
La mia filosofia
Sono ormai più di vent'anni che mi dedico all'arte e all'integrazione sociale, lavorando con minori a rischio e bambini ospedalizzati. Attraverso il gioco libero, ho potuto raggiungere obiettivi che sembravano insormontabili, donando sempre un sorriso a chi ne aveva bisogno.
La mia tenacia nasce dalla mia disabilità: sono affetto da tetraparesi spastica dalla nascita. Grazie alla mia determinazione, al mio coraggio e al sostegno della mia famiglia, sono riuscito a raggiungere una buona autonomia e a inserirmi nel mondo scolastico, diplomandomi in ragioneria nel 1996.
Tuttavia, fare il ragioniere non faceva per me. Sentivo il bisogno di comunicare e trasmettere messaggi significativi.
Fortunatamente, ho incontrato Alessandro Ferrara, un carissimo amico, che mi ha guidato nel mondo del teatro e della clownerie. Lavorando al suo fianco, ho potuto liberarmi dalle mie paure e aiutare gli altri a vivere momenti di gioia.
Grazie ai nostri progetti di volontariato, abbiamo ottenuto il patrocinio morale dell'UNICEF.
Successivamente, abbiamo realizzato diversi cortometraggi ispirati alle nostre esperienze acquisite durante le nostre attività di volontariato e alle nostre emozioni, raccontandole sotto forma di "teatro-verita''.
Attualmente, sia io che Alessandro attraversiamo una fase abbastanza buia per quanto riguarda la salute, malgrado ciò, non abbiamo abbandonato la progettualità per continuare a lanciare messaggi di luce in questa società che sta imbrutendosi in modo estremamente pericoloso.
Che tipo di ostacoli hai incontrato nella società rispetto alla patologia di cui sei affetto?
La società odierna, frenetica e poco paziente, spesso non mi dà il tempo di esprimermi come vorrei. Essendo più lento nel parlare, faccio fatica a farmi capire e vengo spesso frainteso.
Perche' l'arte è importante per te e per la tua patologia?
L'arte è la mia terapia quotidiana. Attraverso l'espressione artistica, lavoro sui miei limiti fisici e vocali, trovando libertà e pace interiore.
Come favorisce la comunicazione, l'espressione emotiva e la costruzione di relazioni?
Sul palco, sento una profonda connessione con il pubblico. Questa empatia mi arricchisce e mi aiuta a essere più aperto e disponibile anche nella vita di tutti i giorni.
In che modo il gioco libero stimola la creatività, la collaborazione e l'autonomia?
Il gioco libero è stato fondamentale per superare le mie paure e imparare ad amare il mio corpo. Attraverso il teatro-verità sperimentale, ho scoperto una nuova libertà espressiva. Oggi vivo il mio corpo come un figlio da proteggere.
(con Espedito Petacca e Alessandro Ferrara)
Con la cerimonia di premiazione al Teatro Patologico di via Cassia 472, domenica 14 aprile si è conclusa la IV Edizione del Festival Internazionale del Cinema Patologico, una serata ricca di ospiti d’eccezione (Claudia Gerini, Federico Zampaglione, Claudio Santamaria.
MIGLIOR ATTORE: Espedito Petacca – cortometraggio “Ontos” di Alessandro Ferrara, Enzo Petacca
MIGLIOR FILM, SEZIONE CORTI: “Ontos” di Alessandro Ferrara, Enzo Petacca.