525d8ea8713b2a036fcaeae0d938a8069ee82b01
dbf6ba17be5053f5050c37b93f24e191730ba839

FIGLI DEL VENTO

informativa sui Cookie

ac949b3b498ee6a9a95416359e4aa3e41d52f9f4

Se fossi un cane



La verità è che fin quando i cani saranno al guinzaglio
non potremmo affermare
che il 
loro miglior amico è l'essere umano


Sigma e Sofia erano soltanto cucciole quando furono abbandonate; l'una sul marciapiede di una strada statale, l'altra in uno scatolo di cartone in campagna.
Sofia fu la mia prima adozione, ero particolarmente attratto dai cani ma non immaginavo che vivere con loro avrebbe modificato il mio carattere, la mia vita.
Beh, devo riconoscerlo, grazie a Sigma e a Sofia ho imparato a riconoscere la mia parte animale.
Essere cani è un privilegio, vuol dire esprimersi con spontaneità, sincerità, osservare le situazioni che la vita ci offre anche attraverso una sensibilità maggiormente sviluppata ma, soprattutto, donarsi incondizionatamente.
Alcuni mesi fa, dopo aver effettuato alcuni accertamenti, vengo a conoscenza che Sofia è affetta da insufficienza renale cronica con un’aspettativa di vita che non supera un anno.
Certo, sono consapevole che 11 anni per un cane sono già tanti ma quel legame profondo che ci lega indissolubilmente m'induce, in parte, anche a non volerla lasciare andare.
È stata una sorella, una compagna, una figlia, una madre.
Dagli accertamenti sono trascorsi circa tre mesi ma Sofia continua a non manifestare i sintomi correlati alla patologia.
Ripetiamo le analisi, queste ultime smentiscono la diagnosi d’insufficienza renale cronica.
Ho provato la stessa sensazione che provai quando l'adottai, una gioia indescrivibile.
Dopo questa dura esperienza emotiva decido di sigillare il nostro rapporto dedicando qualcosa d’indimenticabile a Sofia, Sigma, e a tutti i cani abbandonati da uomini che in realtà abbandonano se stessi.
Quando mi esibisco con Sigma e Sofia chiedo ai bambini:
Chi è il miglior amico dell'essere umano?
Loro rispondono:
il cane!
Io:
e il miglior amico del cane?
L'essere umano!
Ribattono.
Io:
Ma se il tuo miglior amico ti portasse a spasso al
guinzaglio sarebbe sempre il tuo miglior amico?


dedicato a Sofia e Sigma, due cagnoline stupende che Vivono nelle mie memorie più belle

Per stimolare prese di consapevolezza bisogna destrutturare gli schemi ai quali siamo passivamente abituati.

La verità è che fin quando i cani saranno al guinzaglio non potremmo affermare che il

loro miglior amico è l'essere umano.

Certo, qualcuno potrebbe obiettare come spesso già è accaduto: i cani sono animali, gli animali hanno un istinto aggressivo, le loro reazioni non si possono prevedere, quindi, è meglio tenerli al guinzaglio.

Bene, allora vogliamo parlare degli unici esseri che inquinano il pianeta, auto-aggredendosi?

Quante specie animali dovrebbero tenere al guinzaglio l'essere umano?

Quando saremo evoluti non saremo più padroni di un cane ma, forse, amici.

Non potremo acquistarli perché l'unica forma di baratto per godere del privilegio di vivere con loro sarà l'amore incondizionato, lo stesso amore che i cani esprimono nei confronti degli esseri umani.

Nessun cane avrà il pedigree, perché quest'ultimo sarà riconosciuto all'unanimità come uno strumento che favorisce un'ulteriore forma di razzismo.

Tutti i cani saranno considerati una specie alla pari dell'essere umano, se non superiore.

Alla fine di una rappresentazione teatrale con Sigma, di fronte a noi, una bambina ci osserva intensamente, alza lo sguardo verso il padre e a bassa voce gli chiede:

mi vuoi accompagnare dal cagnolino?

Il papà annuisce e la conduce a noi.

La bimba sorridente carezza Sigma con una dolcezza tale da suscitare in me inaspettata commozione.

Mentre tra loro continuavano le effusioni, il papà con gli occhi colmi di lacrime, voltandosi per non farsi ascoltare dalla figlia mi dice:

Erano sei anni che non si avvicinava ad un cane.

Fu morsa ad una gamba e un'infezione la costrinse ad una lunga degenza in ospedale.

Da allora ne è stata sempre terrorizzata.

Non so come avete fatto ma posso soltanto ringraziarvi.

Risposi:

io non ho fatto null'altro che farmi accompagnare da Sigma, il resto l'hanno fatto loro due.

Questo inatteso finale mi ricordò ancora una volta che

l'arte,

non è lo strumento per carezzare l'ego dell'artista,

è una missione sociale.

 Che razza è?

 Me lo regali?

Sono le domande che mi sono state poste da tanti bambini mentre accarezzavano Sigma e Sofia.

In quelle domande è celato un condizionamento sociale.

E’, infatti, molto diffusa l’idea che un cane di razza sia maggiormente apprezzabile di un cane meticcio.

Ma cosa differenzia un cosiddetto cane di razza da un cosiddetto meticcio?

Per garantire l’appartenenza ad una razza gli allevatori, all’atto della vendita del cucciolo, sono tenuti per legge a rilasciare il pedigree, un documento che contiene tutte le informazioni relative all’albero genealogico del cucciolo.

Il pedigree è un certificato attraverso il quale, fondamentalmente, si evidenzia la necessità dell’essere umano di selezionare artificialmente la specie canina.

Precisamente, si ritiene che attraverso la conoscenza dell’albero genealogico del cane si possano selezionare i soggetti più intelligenti e che godono di un’eccellente salute, quindi con maggiori aspettative di vita.

In realtà, nessun pedigree può garantire al 100% quelle caratteristiche tanto ricercate dagli acquirenti.

In fondo, esistono soltanto cani che donano il loro amore a chi è in grado di aprire il cuore.

A causa di questa diffusa forma di razzismo molti cuccioli cosiddetti meticci non riescono a trovare persone disposte ad adottarli.

Quando i bambini chiedono ai genitori:

papà, mamma mi comprate un cane?

mi regalate un cucciolo?

dovrebbero ricevere dai genitori una risposta educativa non condizionata dalla convenzionale (compravendita) relazione uomo-cane, in quanto, essa genererà nel bambino comportamenti discriminanti che, molto probabilmente manifesterà anche nei confronti di altri esseri umani (guarda il bullismo nei confronti di soggetti cosiddetti diversamente abili).

L’amore dei cani non si compra, un cane non si regala, si adotta e adottarlo comporta delle responsabilità che saranno ampiamente ricompensate dai nostri amici a quattro zampe.

Bisognerebbe insegnare ai bambini che i cani non si acquistano e non si regalano; sia perché un animale è un essere con una coscienza (ciò comporta che qualsiasi reazione nei confronti del bambino sarà strettamente legata al modo in cui il bambino si relaziona ad esso), sia perché un bambino che pensa di poter comprare la vita di un animale potrebbe, probabilmente, da adulto, pensare di poter acquistare la vita di altri esseri umani.

Apriamo il nostro cuore e se proprio, vogliamo fare qualcosa di rivoluzionario nella nostra vita, sicuramente tra le tante possibilità abbiamo quella di adottare uno dei tanti cani abbandonati che popolano le nostre strade.

Lui/lei ve ne saranno immediatamente grati e voi, se non ne avete mai avuto uno come compagno, col tempo riconoscerete anche la funzione terapeutica (pet therapy) che i cani, naturalmente, senza l’ausilio di esseri umani esprimono.