Il danaro doveva concedere all'essere umano
di soddisfare i suoi bisogni primari
ed è mutato in appagamento inappagante
in chi d'ingordigia si nutre,
morte per chi le ingiustizie subisce.
La tecnologia doveva essere
serva dell'umanità
che ne è diventata inconsapevole schiava.
La natura donava vita ed oggi restituisce, vomitando come tumori, i veleni
che per anni le abbiamo prepotentemente
e con sublime ignoranza iniettato
e nascosto a noi stessi,
pur di appagare l’infantile bisogno
di nutrire i nostri pseudo bisogni
che mai colmeranno
le profonde voragini delle nostre
coscienze confuse.
Alessandro FERRARA
tratto dal libro
Figli del vento "sposati con le stelle"
di Alessandro Ferrara
...Nel 2023 la corruzione in Italia costa 237 miliardi, il reddito di cittadinanza è costato appena 8 miliardi nel 2022, eppure, sembrerebbe che per l’attuale governo, il problema dell’economia italiana siano i percettori di reddito di cittadinanza.
Saremo divorati da una voragine sempre più ampia di reati penali che renderanno le strutture sanitarie pubbliche e convenzionate molto distanti da ciò che immaginavano i padri fondatori della Costituzione Italiana e molto più simili a campi di sterminio.
Forse, in questa fase, per ottenere una protezione dovremmo fuggire dall’Italia e chiedere asilo politico in altri paesi?
Se non interrompiamo questo ciclo di devastante involuzione sociale, soltanto i ricchi potranno beneficiare di una sanità dignitosa, come, di fatto, già sta accadendo sempre più frequentemente.
Ad agosto 2023 in Sicilia, in seguito allo scandalo delle liste d’attesa che venivano sospese in favore dell’attività intramoenia, si dà il via ad una class action contro la regione per violazione del diritto alla salute.
Nel 2022 (in piena emergenza Covid) Amnesty International avvia delle ricerche sulla violazione dei diritti umani ai danni dei pazienti anziani e dei dipendenti delle residenze sociosanitarie e socioassistenziali in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.
Dalle ricerche è emerso che il personale è stato frequentemente vittima di ritorsioni e misure disciplinari per aver denunciato le degradanti condizioni lavorative e che i pazienti sono stati sottoposti a trattamenti che violano il diritto alla vita, alla salute, alla non discriminazione, alla vita privata e familiare e il diritto a non essere sottoposti a trattamenti inumani e degradanti.
Il nostro sistema sanitario nazionale uccide attraverso:
liste di attesa lunghe e manipolate
omissioni e rifiuti di atti di ufficio
omicidi colposi e dolosi
peculato
violenza sessuale
lesioni personali colpose.
Al 24 aprile 2024 le procedure di infrazione dell'U.E. a carico del nostro paese per violazione del diritto dell'Unione sono 49 e 14 per mancato recepimento di direttive.
PROCEDURE DELL'U.E. VERSO L'ITALIA:
Durante l’emergenza Covid 19, a causa della sospensione di molte attività produttive del paese, le infiltrazioni mafiose nel settore sanitario sono aumentate esponenzialmente.
La legge Severino obbliga le aziende pubbliche a redigere un piano triennale di prevenzione della corruzione (PTPC), in cui sono descritte dettagliatamente tutte le misure di prevenzione. Il PTPC andrebbe redatto coinvolgendo nel processo tutti i dipendenti e pubblicato sul sito dell’ente nella sezione amministrazione trasparente. Molti dipendenti non ne conoscono nemmeno l’esistenza…
La corruzione nel sistema sanitario riguarda soprattutto: tangenti per finanziamenti, forniture di farmaci, apparecchiature mediche, strumenti medicali e servizi di pulizia, nomine irregolari, mala gestione di reparti ospedalieri o strutture distaccate, appalti irregolari, ospedalizzazioni irregolari, favori elettorali in cambio di prestazioni mediche. Negli ultimi anni assistiamo ad una crescita di reati penali commessi da minorenni, quali: stupri, furti, rapine, intimidazioni, omicidi, etc.
Sembrerebbe non esserci alcun nesso con ciò che ho scritto fino ad ora, eppure, c’è ed è importante.
Nel continente Africano, le guerre dell’acqua s’innescano tra le tribù locali per garantirsi l’approvvigionamento di acqua. Soltanto in Burkina Faso si contano 300.000 vittime. In Africa, la maggior parte della popolazione è ancora troppo impegnata al raggiungimento del pieno appagamento dei bisogni fisiologici e soltanto pochi paesi godono di una sanità pubblica.
Per questo motivo, le popolazioni africane non hanno ancora sviluppato il bisogno di sicurezza come noi italiani. In Europa e in Italia il bisogno di sicurezza è stato riconosciuto tra i fondamentali diritti umani. Malgrado ciò, a causa della nostra insufficiente capacità reattiva all’attuale deprivazione di diritti, dimostriamo di essere un popolo masochista. La protezione sociale è uno dei traguardi più rilevanti del XX secolo e riguarda la protezione in caso d'incapacità, di disabilità, di disoccupazione, l'educazione dei figli, la pubblica sicurezza, la sopravvivenza, la salute. La tutela del diritto alla protezione dovrebbe contribuire in modo significativo a ridurre i rischi per la pubblica sicurezza (sommosse popolari, terrorismo, etc.) e a consentirci di affermare che viviamo in una società civile. Secondo Abraham Harold Maslow (New York, 1º aprile 1908 – Menlo Park, 8 giugno 1970, psicologo statunitense) esiste una piramide di bisogni, quali:·
Soffermandoci sui bisogni di sicurezza che emergono non appena appagati integralmente quelli fisiologici, è possibile affermare che:la stabilità, la protezione, la libertà dall’ansia e dalla paura garantiscono all’essere umano una maggiore capacità di razionalizzazione, gestione e trasformazione della propria aggressività innata.Ognuno di noi, se fosse deprivato di acqua come avviene in Burkina Faso, potrebbe diventare un assassino per ottenerla (senza acqua si riesce a vivere per un massimo di 14 giorni).L’Italia è il paese europeo con il maggior numero di persone a rischio povertà ed esclusione sociale (circa 18 milioni di cittadini).Come in tanti altri luoghi del pianeta anche nella nostra patria stiamo assistendo ad una graduale deprivazione di diritti che, inevitabilmente, ci condurrà a partecipare da osservatori e/o da protagonisti a forme di violenza sempre più decolpevolizzate che genereranno forme di repressione sempre più sterili perché, di fatto, nutriranno conflitti inarrestabili.
Tutti a dire della violenza del fiume in piena
e nessuno della violenza degli argini
che lo costringono.
(Bertolt Brecht, drammaturgo, poeta e regista teatrale Augusta 10/02/1898 Berlino 14/9/1956)
In questo clima sociale d’instabilità, di riduzione significativa di protezione (sanità, servizi sociali, etc.), i bambini e gli adolescenti ne subiscono gli effetti peggiori.
Cos’altro possono fare se non reagire implicitamente ed esplicitamente in questo modo?
Non ho nulla da perdere e sono pronto a tutto pur di sopravvivere in questa jungla.
Ogni essere umano, se si trovasse in una condizione di oppressione causata da continue ingiustizie, sentirebbe che non ha più nulla da perdere e sarebbe disposto a compiere anche gesti inconsulti (acting out).
Alla luce dei fatti, non dovremmo meravigliarci se l'Italia somiglierà sempre più ad un far west, ma che la nostra mente non abbia elaborato e compreso il nesso tra espressione del bisogno di sicurezza, negazione del bisogno e reazione violenta.
Georg Wilhelm Friedrich Hegel (uno dei massimi filosofi di tutti i tempi, nato a Stoccarda 27 agosto 1770, morto a Berlino, 14 novembre 1831) affermava che:
la società civile è un'organizzazione il cui fine è soddisfare i bisogni dell'individuo per raggiungere un equilibrio armonico.
Non è possibile creare una società civile dove il diritto alla salute non è garantito a tutti e i diritti dell’infanzia sono negati e dove soltanto se sei benestante puoi permetterti un’assicurazione sanitaria (negli Stati Uniti l’assicurazione sanitaria costa circa 3000 dollari l’anno). In un luogo del genere è normale che anche per i bambini uccidere sarà un gioco da ragazzi.
Nell’ottica di tutelare e promuovere i diritti delle persone di minore età, proclamati a livello internazionale dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, l’Italia ha adottato la legge n. 112 del 12 luglio 2011 che istituisce l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza. Ogni bambino ha il diritto di crescere sano e in condizioni di sicurezza, di sfruttare il suo potenziale, di essere ascoltato e preso sul serio. Lo ha sancito trent’anni or sono l’Assemblea generale delle Nazioni Unite nella Convenzione sui Diritti dell’Infanzia.
Il 20 novembre 1989, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia, la quale sanciva per la prima volta che tutti i bambini hanno diritti – alla sopravvivenza, allo sviluppo, alla protezione e alla partecipazione. L’accordo formula principi validi in tutto il mondo nell’approccio all’infanzia, indipendentemente dall’estrazione sociale, culturale, etnica o religiosa. Da allora, i bambini vengono considerati individui a pieno titolo, con opinioni proprie che hanno il diritto di esprimere. Tutti gli Stati, con l’eccezione degli USA, hanno ratificato la Convenzione. La Convenzione sui Diritti dell’Infanzia comprende 54 articoli che poggiano su quattro principi fondamentali.
1. Il diritto alla parità di trattamento
Nessun bambino deve essere discriminato a causa del sesso, dell’origine, della cittadinanza, della lingua, della religione, del colore della pelle, di una disabilità o delle sue opinioni politiche.
2. Il diritto alla salvaguardia del benessere
Quando occorre prendere decisioni che possono avere ripercussioni sull’infanzia, il benessere dei bambini è prioritario. Ciò vale in seno a una famiglia tanto quanto a livello statale.
3. Il diritto alla vita e allo sviluppo
Ogni bambino deve avere accesso all’assistenza medica, poter andare a scuola, ed essere protetto da abusi e sfruttamento.
4. Il diritto all’ascolto e alla partecipazione
Tutti i bambini, in quanto persone a pieno titolo, devono essere presi sul serio e rispettati. Ciò significa anche informarli in modo conforme alla loro età e coinvolgerli nelle decisioni. (Convenzione O.N.U. sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza 20 novembre 1989).
Soltanto se riuscissimo a prendere sul serio un bambino e a rispettarlo, comprenderemo che deprivandolo dei suoi diritti fondamentali causeremo danni irreversibili sulla sua psiche.
In futuro, potremmo incontrare un adolescente violento, un bullo che ambirà a diventare un politico corrotto, un boss della camorra, un killer…Soltanto se osservassimo la vita con una visione ampia e lungimirante, comprenderemo che è giunta l’ora di armarci di coraggio e pazienza per non essere più complici dell’indifferenza che sta divorando le nostre coscienze e diffonderemo conoscenza, solidarietà e compassione.
Diversamente, non vi sarà più pace né per i poveri, né per i ricchi, né per i bambini, né per gli anziani, né per gli uomini, né per le donne, né per il popolo, né per i governanti.
Saremo tutti soldati con mitra puntanti alla gola e come diavoli incattiviti
urleremo gli uni agli altri:
sei morto!
Conclusioni
È consuetudine ascoltare che non possiamo nulla rispetto alla corruzione, alla malasanità, alle mafie e al fottersene del prossimo. Pertanto, gli operatori sanitari dovrebbero continuare ad accettare di lavorare in condizioni che non garantiscono sicurezza.
I pazienti dovrebbero accettare che a causa d’inettitudine, incuria o dolo possano morire e i parenti dei pazienti deceduti per inettitudine, incuria o dolo dovrebbero, addirittura, accettare di non denunciare perché potrebbero subire ripercussioni.
I bambini dovrebbero accettare che gli adulti continuino distruggere il loro futuro e che soltanto armandosi potranno sopravvivere tra le macerie che hanno ereditato. Potremmo elencare infinite ingiustizie e compromessi ai quali abbiamo deciso di sottometterci. Praticamente, per sopravvivere in questa società bisognerebbe ambire ad essere dei fottuti bastardi? Mentre questa catastrofe sta manifestandosi, ci meravigliamo e non facciamo altro che lamentarci scaricando le nostre responsabilità ad altri. Certo, voltare pagina sarà ardua impresa, ma non ci sono alternative.
Ognuno di noi dovrebbe tentare di autonomizzarsi dal proprio eccesso di egoismo per comprendere che siamo tutti legati da un unico processo autolesionistico, il quale, potrebbe essere ribaltato soltanto se decidessimo di cooperare eticamente alla creazione di un nuovo paradigma esistenziale. Non avvertendo il bisogno di compiere opere di solidarietà, prima o poi, saremo noi stessi vittime del cinismo, della violenza e dell’emarginazione. La diffusione della sensibilizzazione a queste dinamiche sociali attraverso diversi strumenti (l’arte, la scienza, la filosofia, il volontariato, etc.), potrebbe contribuire ad innescare nella psiche umana un nuovo punto di partenza per porre in remissione l’attuale degenerazione della violenza fratricida e favorire nuove forme di solidarietà e cooperativismo. Nessuno può prevedere con precisione cosa accadrà in futuro, ma di certo non si evidenziano paradisiache prospettive. Da sempre, si replica il medesimo schema finalizzato alla soppressione dei diritti umani, nonostante le convenzioni e le leggi.
Dalla prigionia nella sofferenza vissuta e dal percorso che sto seguendo per trasformarla in libertà nell’accettazione ho partorito il libro Figli del Vento, augurandomi che possa essere uno spunto di riflessione per chi ha subito ingiustizie e non trova più vie di fuga dalla sofferenza, per chi nell’illusione di salvare se stesso ha dimenticato il prossimo, per i bambini, i profughi, i malati, gli anziani incontrati fino ad oggi, per tutti coloro che sono stati emarginati e dalla cui condizione, questa società mostra involontariamente il suo vero volto che, furbescamente, tenta di nascondere ostinatamente a se stessa attraverso il luccichio effimero del bisogno dell’apparire e dell’accumulare per avarizia, senza mai concedere spazio all’etica essenziale, ormai diffusamente celata.
Bisognerebbe chiudere gli occhi
e vedere con il cuore.
VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI DEI PAZIENTI E DEL PERSONALE DURANTE LA PANDEMIA COVID NELLE RSA
durante la pandemia COVID 19